La chiesa e l'annesso convento appartenevano all'ordine dei Francescani Minori Osservanti. Il complesso fu costruito nel 1481 (nella stessa posizione di un preesistente edificio francescano già presente almeno dal 1343), per volere della Contessa di Modica Anna Cabrera, la quale voleva ricordare, in tal modo, le proprie nozze col Capitano spagnolo Federico Henrìquez avvenute nello stesso anno.
La chiesa fu edificata in stile tardo gotico catalano, chiamato anche “plataresco”: la facciata si distingue per il portale sorretto da esili fusti contornati da un cordone francescano intarsiato; per il rombo con lo scudo comitale affiancato da stemmi gentilizi e le due monofore intarsiate con arabeschi e trafori. Il terremoto del 1613 distrusse la navata centrale, che fu ricostruita, ma che riprecipitò in seguito a quello più disastroso del 1693, lasciando scoperta la chiesa per intero.
Affiancato alla chiesa è il convento, sede dei Frati Minori Osservanti, che vi tennero dal 1478 e nel corso del 1500 illustri scuole di Filosofia, Scrittura sacra e Teologia. Il chiostro è di forma quadrata, con loggiato sormontato da volta a crociera e sostenuto da colonne monolitiche su due ordini: quello inferiore, caratterizzato da colonnine lisce o intagliate con un motivo a “Chevron” d'ispirazione moresca; il secondo, costituito da dieci colonne a base esagonale e concluse da capitelli corinzi. A partire dal 1865 l'ambiente è stato adibito a Casa Circondariale, fino al 2014.
A partire dal 1990 è stato predisposto un progetto che ha portato alla copertura del tetto in lamellare di legno e rame; il restauro delle cappelle gotiche, dell'aula basilicale e della facciata; il recupero del chiostro monumentale; il ripristino della relazione diretta tra il complesso conventuale e lo spazio urbano antistante, prima negata dalla destinazione a carcere dello stesso.
Nel 2010 la chiesa e l'attiguo convento sono stati riaperti al pubblico.

Bibliografia: Belgiorno F. L., Modica e le sue chiese, 2007, Ragusa, EdiARGO.