Massimo Ghini
Galatea Ranzi
Con Giuseppe Gandini, Leonardo Ghini, Irene Girotti, Diego Sebastian Misasi, Tony Ruocco, Luca Scapparone
Regia Ennio Coltorti
Sinossi
Spettacolo tratto dal celebre film di Dino Risi.
In scena Alberto Nardi, un industriale romano, megalomane, ma con scarso, se non disastroso, senso degli affari, sposato (probabilmente per interesse) con una ricca donna d’affari, abile e spregiudicata, alla quale lui, perennemente assediato dai creditori, si rivolge quando ha bisogno di firme per contratti, cambiali o denaro contante per le sue fallimentari iniziative.
La moglie, tuttavia, consapevole dell’assoluta incapacità del marito negli affari, saggiamente, non solo ha smesso ormai di continuare a sussidiare il marito ma lo umilia continuamente apostrofandolo “cretinetti” anche in pubblico e, dietro anonimato, gli presta continuamente denaro a condizioni usuraie, tramite il commendator Lambertoni, suo intermediario, rovinandolo ulteriormente.
Ad Alberto non resta che studiare improbabili piani, assieme ai suoi improbabili collaboratori, per sbarazzarsi della moglie ed ereditarne i capitali. In una trascinante girandola comica i suoi tentativi innescheranno assurde situazioni che hanno fatto de “Il vedovo” un magnifico capolavoro comico della “commedia all’italiana” che vedeva protagonisti due mostri sacri come Alberto Sordi e Franca Valeri. In questo adattamento firmato da Gianni Clementi ed Ennio Coltorti l’azione è spostata a Roma: Massimo Ghini interpreta il ruolo del grande Sordi proponendo il “suo” Alberto Nardi e Paola Tiziana Cruciani, quello che fu di Franca Valeri: un’Elvira, non più Almiraghi ma Ceccarelli, che, benché romana, con cinico pragmatismo culla il sogno di trasferirsi senza il marito a Milano.
Lo spettacolo, rispettando al massimo l’intreccio del celebre film e trasformando in ritmi teatrali le scansioni filmiche del tempo, non si propone come un’imitazione ma piuttosto un omaggio a questo capolavoro degli anni settanta e come l’occasione di un ritorno al grande divertimento “all’italiana”.
